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Malattie Sessualmente Trasmesse (MST) e altre malattie infettive

Malattie sessualmente trasmesse

Le malattie sessualmente trasmesse (MST) sono oggi in aumento tra gruppi sociali in passato considerati a basso rischio, comprese le persone monogame che, come in genere avviene, ignorano altre relazioni del proprio compagno/a.

  • Le tradizionali MST (sifilide, gonorrea, linfogranuloma venereo, ulcera molle, granuloma inguinale) rappresentano oggi solo una parte dei patogeni sessualmente trasmissibili. Sono infatti trasmesse per via sessuale anche l’epatite B, il virus dell’AIDS (HIV), i virus erpetici (HSV) e altri agenti chiamati HPV, CMV e da C.trachomatis. La trasmissione per via sessuale del virus dell’epatite C è possibile ma risulta molto meno frequente rispetto al HBV (circa l’1%) e non pare rilevante sul piano epidemiologico. Le MST che producono lesioni ulcerative, quali ad esempio la sifilide, l’ulcera molle e l’HSV sono inoltre associate ad un maggior tasso di trasmissione dell’HIV. L’ulcera genitale, definita come una perdita del normale epitelio di rivestimento della vulva o del perineo, è causata principalmente da HSV tipo 2. Altri patogeni in grado di svolgere un ruolo ulcerativo genitale sono CMV, C.trachomatis, G.vaginalis. In tutti i paesi interessati dall’andamento epidemico dell’HIV, specie nei paesi africani, si è osservato un notevole incremento di MST quali ulcera molle e sifilide. I pazienti che si ritengono a rischio MST (cioè tutti quelli che hanno rapporti sessuali non protetti con persone che a loro volta hanno rapporti non protetti con qualcun altro) dovrebbero preoccuparsi di effettuare controlli periodici in modo da trattare per tempo eventuali infezioni. E’ necessario un immediato controllo medico per chi:
  • presenta secrezioni genitali diverse dal solito, dolore pelvico o testicolare, dolore rettale o secrezioni rettali;
  • presenta lesioni di qualsiasi genere a livello delle mucose entrate in contatto con i genitali del compagno/a;
  • presenta disturbi vaginali, prurito o difficoltà ad urinare.
    Poiché frequentemente più di una MST è riconoscibile in uno stesso paziente, la scoperta di una infezione deve indurre a cercarne altre, quali che siano i sintomi presenti. I medici di base possono fornire ai loro pazienti informazioni “su misura”, in totale riservatezza, sia su queste malattie sia sui metodi contraccettivi. L’uso del preservativo riduce di molto le possibilità di infezione anche se non è del tutto sicuro per prevenire gravidanze indesiderate. Contare sulla monogamia del proprio compagno/a può essere invece rischioso, almeno dal punto di vista infettivologico. E’ in ogni caso importante tenere presente che il comportamento sessuale nella nostra specie non è mai un fatto solo fisiologico: in ogni azienda sanitaria locale esistono (o dovrebbero esistere) consultori e Centri per le Malattie Sessualmente Trasmesse dove chiunque può chiedere, anche in anonimato, un aiuto per affrontare questo genere di problemi, anche dal punto di vista psicologico, senza sentirsi giudicato.

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