La maggior parte delle persone che smettono di fumare lo fanno da sole. Il cosiddetto “recupero spontaneo” non è stato molto studiato ma è stato ben documentato per tutte le dedizioni. In questa pagina diamo qualche suggerimento che speriamo risulti utile soprattutto per quelle situazioni per cui, spesso, non esistono servizi pubblici. Questi suggerimenti, quindi, sono dedicati soprattutto a chi non riesce a smettere di
- giocare d’azzardo
- perdere tempo in internet
- comprare cose inutili
- mangiare troppo
- amare persone che non lo meritano
- fare sesso senza desiderarlo
- (…)
Dedizioni per tutti i gusti
A molte persone succede di fare cose che, a posteriori, preferirebbero non aver fatto: mangiare troppo, bere troppo, parlare troppo, spendere troppo… Di solito questi eccessi servono a migliorare il nostro autocontrollo e ci inducono ad una maggior saggezza per il futuro. In certi casi, però, nonostante ci rendiamo conto che il nostro comportamento ci danneggia in maniera che noi stessi riteniamo inaccettabile, non riusciamo ad evitarlo. La nostra “passione” è diventata una specie di droga da cui non riusciamo a staccarci: una dedizione, se non patologica, almeno problematica. Coloro che si trovano in queste condizioni si sentono in crisi perché non capiscono il proprio comportamento. Vorrebbero smettere ad ogni costo, ma non ci riescono. Fanno cose che non avrebbero mai pensato di fare e di cui si vergognano. Non riconoscono più se stessi. Tutto questo può togliere a queste persone la fiducia e la stima di sè o, addirittura, suscitare la paura di essere pazzi, degenerati, “sbagliati”, irrecuperabili. In realtà hanno probabilmente sviluppato una condizione, ancora oggetto di studi e discussioni di carattere scientifico e sociologico, molto simile a quella che alcuni medici chiamano “dedizione patologica”: una sorta di tossicodipendenza senza droga che, se non fa direttamente male alla salute, può però rovinare le finanze, i rapporti famigliari, la carriera e la serenità psicologica come l’eroina e la cocaina. Con questo opuscolo cercheremo di darvi alcuni suggerimenti che possono migliorare la situazione e, in qualche caso, anche risolverla
Divertirsi con le trappole mentali
Rivolgersi ad un gruppo di autoaiuto o fondarne uno
Rivolgersi ad un professionista
Niente farmaci (consiglio di farmacologa)
Aggiornato il 9 settembre 2014 da Mariagrazia Fasoli